I professionisti del mercato sanno molto di più di quanto siano consapevoli di sapere. (Benoît B. Mandelbrot)
La nostra strategia è diversa da tempo a tempo, da situazione a situazione, da cliente a cliente.
Essendo un argomento molto tecnico, rinviamo al nostro ABC per maggiori dettagli.
Obiettivo
È la massimizzazione del rendimento di portafoglio, compatibilmente col grado di rischio accettato dal cliente. L’orizzonte temporale entro il quale verificare il grado di conseguimento dell’obiettivo prefissato, compatibilmente con le condizioni dei mercati, è in media racchiuso tra i 12 e i 18 mesi.
Asset allocation
Deve essere fatta con gradualità. Se non è il momento giusto per assumere una posizione in un dato mercato, bisogna saper aspettare. Secondo la nostra esperienza, occorrono 2/3 mesi per costruire un buon portafoglio titoli.
Composizione dei portafogli
Sono costituiti essenzialmente da azioni e obbligazioni.
In particolare, la componente obbligazionaria (tipicamente bond societari) rappresenta lo “zoccolo duro” di tutti i portafogli, compresi quelli più “aggressivi”.
Consigliamo l’acquisto dei fondi d’investimento solo in casi molto circoscritti, quando siano “mirati” su specifici mercati o settori e non genericamente come strumenti di diversificazione dei rischi. A questi fini, preferiamo di gran lunga gli Etf (Exchange Traded Funds), più convenienti e più agevoli da gestire rispetto ai fondi “attivi”.
Non consigliamo invece i derivati, le opzioni o altri strumenti a leva e le operazioni in shortselling, tranne che su espressa richiesta del cliente.
Diversificazione degli Investimenti
Trattandosi di portafogli costituiti in prevalenza da titoli, il patrimonio del cliente dev’essere sufficientemente elevato per consentire un’adeguata diversificazione degli investimenti.
Per ogni singola posizione, viene individuata una soglia massima in funzione dell’impatto che il “rischio-limite” realisticamente ipotizzabile può avere sull’intero portafoglio. Ad esempio: un ipotetico crollo del 30% della quotazione di un titolo che “pesa” sul portafoglio il 2%, avrebbe un impatto dello 0,6%.
In ogni caso, la diversificazione che prudentemente impostiamo per i nostri clienti non arriva mai a frantumare il portafoglio in una moltitudine di micro-posizioni.
Metodologia di scelta degli investimenti
Sono distinte a seconda che si tratti di titoli azionari o obbligazionari. Per quanto riguarda i titoli azionari, li selezioniamo mediante l’analisi fondamentale e individuiamo il timing corretto per l’apertura della posizione attraverso l’analisi tecnica e l’analisi dei volumi e del numero di contratti.
Per quanto concerne i titoli obbligazionari, una volta accertata la capacità dell’azienda di generare cassa e di fronteggiare gli impegni assunti, i nostri parametri di riferimento sono il rendimento immediato del titolo (cedola/prezzo di acquisto) e la proiezione della curva dei tassi a 12/18 mesi.
Controllo dei rischi
Non è un’attività a sé stante ma costituisce un tutt’uno con l’attività di scelta degli investimenti che, a sua volta, non ha soluzione di continuità.
Qualsiasi decisione in sede di apertura, mantenimento o chiusura di una data posizione, implica sempre una valutazione del rischio.
Riscontro delle informazioni
È di fondamentale importanza nella nostra professione. Per ampliare il quadro informativo a supporto dei nostri processi decisionali, siamo in contatto permanente con una pluralità di operatori sulle principali piazze finanziarie (Londra in primis).
Confronto con il cliente
È una costante e non un fatto occasionale, perché consente a noi e al nostro cliente di verificare che la strategia attuata sia sempre in linea con gli obiettivi prefissati.